
Questi prossimi due post sono dedicati ai dischi inglesi meno blasonati del 2006.
Purtroppo la macchina della critica musicale é cosí strana che a volte le migliori sorprese vengono taciute. I
Tunng e
The Clientele sono inglesi, ma visto che solo fanno bella musica e non sono belli non escono su NME o sull'altra spazzatura che li chiamano
musical press.
l'unica rivista inglese che gli Amici Dei Nemici considera decente é Plan B magazine, dopo la tristissima scomparsa di Comes With A Smile ndr.Ritornando alla musica:
Tunng
I
Tunng sono un collettivo di Londra/Brighton; parlandoci mi hanno confessato

che odiano la capitale inglese e tutti i gruppetti
cocainecrack-petedoherty-pop , loro sono rimasti un po' incastrati nella psichedelia anni 70...pensate a una versione piú edulcorata dei Current 93, ma molto meno mistici e con diversi campionamenti e incursioni elettroniche, tanto da avvicinarsi agli intrecci complicati dei Books. Dal vivo sono semplicemente ipnotizzanti.
Ascolta:
Wood Cat,
Tale From BlackThe Clientele
Nessuno é profeta in patria.
The Clientele sono un gruppo osannato dalla critica americana

, hanno all'attivo tre dischi uno piú evocativo e letterario dell'altro.
Strange Geometry é complesso e sincero, con una estetica un po' vintage (ricordano a volte i Byrds nelle melodie). The Clientele sono tutto quello che dovrebbe essere un gruppo inglese. Sono eleganti, attaccati alla tradizione e distaccati quanto basta. Se volete uno spaccato di vita e attitudini londinesi, lasciate perdere i gruppi con i tagli di apelli asimmetrici che vorrebbero essere Ian Curtis senza peró suicidarsi; ascoltate
Losing Haringey. La canzone é scritta come pochi romanzieri potrebbero fare, é narrata come pochi attori di teatro saprebbero.
É una gemma.
Ascolta:
Elm Grove Window