lunedì 21 gennaio 2008

Mi proiettai verso l'infinito, fidatevi, avevo le mie ragioni


“Cast myself towards infinity, trust me, I had my reasons”.

Con questa frase Dan Bejar, meglio conosciuto come Destroyer si descriveva nel suo ultimo lavoro, Destroyer's Rubies del 2006. In quell'album l'artista di Vancouver andava dalla scala maggiore alla lenta speranza, con cinismo, oscurità e a volte desolazione. Silenzio nelle parole e forse piccole rivelazioni. Per chi ascoltava e per chi scriveva, ovviamente.

Trouble in dreams è l'ottavo album, in uscita ufficialmente il 13 del Marzo venturo.
Rimangono i dubbi (l'amore vero si dispiace in informarvi che, ci sono certe cose che dovreste fare per interpretarlo sulle macchie dei muri).
La musica è forse la risposta, se mai una ne fosse richiesta. Archi, traccie all'incontrario e un fischiato. Tutto questo interfacciato con la struttura acustica/elettrica di chitarra che cottraddistingue tutta la sua musica. Avanti così.

Ascolta: Foam Hands


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