mercoledì 28 febbraio 2007

Working Class Heroes

The National



Due fratelli, un australiano trapiantato a Brooklyn e un violinista. I The National sono una dei segreti meglio nascosti del panorama. Alligator l'album di due anni fa è un piccolo gioiello di storie lineari, di parole ben spese e di un lavoro interminabile di prove in scantinati newyorkesi. Da poco il gruppo ha annunciato l'uscita del nuovo album Boxer (Beggars), in maggio...

ecco la track list:
01 Fake Empire
02 Mistaken for Strangers
03 Brainy
04 Squalor Victoria
05 Green Gloves
06 Slow Show
07 Apartment Story
08 Start a War
09 Guest Room
10 Racing Like a Pro
11 Ada
12 Gospel

Inizieranno un tour in giro per l'europa in estate...

The Wrens

Photo credit: John Vanderslice

Qui si entra seriamente nel mito. Sfortunati nella loro carriera, furon al punto di esplodere più di una volta. Non ci riuscirono, ma continuano da anni a fare musica, seria, bella, vera, cruda e senza nessuna pretesa di modernità. Riescono ad essere loro stessi su un palco, coinvolgono il pubblico come non mai. È in uscita il nuovo album suonato, composto, e vissuto sempre e solo nel New Jersey, con la camicia e la tesserina del lavoro ancora addosso.

Ascolta: Everyone Choose Sides

venerdì 23 febbraio 2007

Desert Cities

arrivavo a londra.
una veterana insegnava il neofito, come sopravvivere.

come preferire, come sdegnare
come incidere e sparire

per non lasciare traccia.
ricordo un basso bianco,
ricordo una promessa
, ricordo tre concerti e tre sorrisi
ricordo.

goodbye is forever.


Desert Cities- dedicated to the only. to my lack of confidence in making you stay.

Eastbound and Hoxton in an incoming direction

Just a burning cross keeps her from perfection

I wish i could see past those blinking lights


“there's a bit of disappointment to everything you say

when grace and beauty is all you sing”


those deserts I find wondering around

big cities like these

will eventually drive you away
.

you had so much love you were drowned in it

you had so much love you were drowned in it

"my mother will believe me":
but still no one else will.

mercoledì 21 febbraio 2007

About Piano Lines and The Other Side of The Pond


Il cielo in mezzo all'Atlantico è diverso. L'aria parla molto di più di quanto siamo abituati ad ascoltare, preannuncia pioggia, e dice di venti. In mezzo all'Atalantico c'è una transizione che siamo abituati a negare, a vedere come netta, quando in realtà è sfocata, frastagliata e sconnessa.

Essie Jain
è nata a Londra, dalla parte "vecchia" dello stagno...si è trasferita a NYC, passando sotto lo stesso cielo, sotto la stessa aria, che ci conforta e ci delude, ci bagna su navi che rimangono ferme, mentre i flutti si muovono verso ovest.

Il suo primo album è nelle cuffie di tutti al momento, perchè è veramente degno di nota. Si chiama We Made This Ourselves ed esce su Ba Da Bing Records (stessa di Beirut). Il cantato ricorda voci di altri tempi che rimbalzano tra un lato e l'altro dell'oceano, tra l'eterno autunno delle isole britanniche e le primavere della grande mela.

Ascolta la leggiadra grazia di Essie: Haze, Glory



Mina Tindle ricalca invece le stesse linee, da una Francia dimenticata. Una versione lo-fi, ma perfettamente lo-fi, in un'ideale che galleggia tra Feist, Billie Holiday e Cat Power.

Riesce a riempire quegli spazi con molta astuzia, quasi a imitare quel cielo in mezzo all'Atlantico.

Ascolta: The Kingdom


lunedì 19 febbraio 2007

Primavera Sound (reprise)

Okey okey...già scritto, già detto, già consigliato...

È uscito il "cartel" ufficiale (evidenziatore secondo i gusti degli Amici dei Nemici), e noi abbiamo ricevuto i nostri accrediti, ci vediamo lì il 31/5.

Architecture In Helsinki
Bad Brains
Band Of Horses

Barry Adamson
Billy Bragg
Blonde Redhead
Bola
Bonde Do Role
Brightblack Morning Light
Built To Spill

Buzzcocks
Comets On Fire performing Blue Cathedral
David Carretta
David Thomas Broughton
Death Vessel

Diplo

Dirty Three

DJ Yoda
Dominik Eulberg
The Durutti Column
Erol Alkan
Explosions In The Sky
Fennesz & Mike Patton

Girls Against Boys

Grizzly Bear

Grupo De Expertos Solynieve
Hell
Herman Düne
Isis
Ivan Smagghe
Jonathan Richman
Justice
Kid Koala

Kimya Dawson
Klaxons
Lisabö
The Long Blondes
Los Planetas

Low
Luke Slater
Luomo
Matt Elliot and his orchestra
Maxïmo Park

Melvins performing Houdini
Mijk Van Dijk
Modest Mouse
Múm

Mus
Nathan Fake
Oakley Hall
Oliver Huntemann
Patti Smith
Pelican
Play Paul
The Rakes
Reinhard Voigt
Robyn Hitchcock And The Venus 3
Slint performing Spiderland
Smashing Pumpkins
Spank Rock
Spiritualized acoustic mainlines
Standstill
Technasia
Ted Leo & The Pharmacists
The Good The Bad And The Queen

Toktok
Uffie & Feadz
Umek
Wilco

mercoledì 14 febbraio 2007

Great Lake Swimmers


Da piccolo atterrai a Toronto per una breve sosta, ma finii per rimanerci una settimana. La città era abbracciata a un lago, di cui non si può vedere l'altro lato in qualsiasi direzione uno guardi. A tutti gli effetti i lago Ontario è un mare.

Tony Dekker, la mente dietro i primi due bellissimi album del gruppo canadese, si ripropone a fine Marzo con Ongiara su Weewerk Records. La musica richiama la soleggiata dimestichezza di Iron&Wine nel raccontare storie, e l'intimità aperta dei testi del primo Sufjan Stevens.

I Great Lake Swimmers si muovono senza gravità tra ricordi, tra tracce di banjo e di chitarre sussurrate, di tarde primavere ed estati passate in riva a un mare. A un mare, non a un lago.

Guarda il video di To Leave It Behind (dall'EP Hands In Dirty Ground - Magwheel Rec.)

domenica 11 febbraio 2007

giovedì 8 febbraio 2007

Klaxons (Reprise) o Tutto il mondo è paese

Vorremmo solo aggiungere una lista di articoli altamente rappresentativi che parallelano la nostra modestissima visione su i Klaxons, la scena New Rave e soprattutto su NME, la rivista, se così si può chiamare, che li ha lanciati. Non che di appoggi ne avessimo bisogno, però...

Idolator.com
Anatomy Of A (New) Rave: Breaking Down The "NME"'s Breathlessness


Pitchforkmedia.com

The Month In Techno


BrooklynVegan.com
Klaxons 2007



ma perchè non ballano 'sti yankee? non hanno letto NME? noi siamo i klaxons, cristo!

Al tempo del nostro post/editoriale sui Klaxons e sugli UK-hype, non avevo letto questo post apparso su BrooklynVegan. Il tono dei commenti su quel post sembra molto simile a quello su su questo blog.

Riporto tutti i commenti, alcuni sono veramente fantastici:

oh im sure the crowd wasn't so far off from a Misshapes crowd.

...why are people still listening to "dance-rock" ?

Posted by nick | September 25, 2006 11:53 AM

What's dance-rock? This is nu-rave, dudes.

Posted by narky | September 25, 2006 12:04 PM

twatcore is more like it.

Posted by cw | September 25, 2006 12:14 PM

I was there and they were rubbish.

Seen: James Iha, Kelefa Sanneh, the Daughters of the Kaos, about a million other scenesters. It was a cool, laid back vibe, but the band is really not so good.

Posted by solomon grundy | September 26, 2006 6:09 PM

i don't know whether it was the difference of the two nights, but i saw them at studio b and didn't think too much of them. I was expecting a lot after hearing some recorded stuff. I kind of think them on record is better than them live. They reminded me of test-icicles and that's NEVER a good thing

Posted by sarah | September 26, 2006 8:26 PM

ARE YOU KIDDING?

They were SHITE.
Horrible.
Embarrassing.

Everyone I was with left to go upstairs and smoke a cigarette, or have a drink, or do SOMETHING to get the horrible taste out of their mouths. So disappointing, as the EP is not so bad....

Posted by astralgirl01 | September 27, 2006 12:32 PM

Oh you americans, you just cant take something new and fresh from music. If you want something "laid back", and "cool?" then go back to watching your folk music and then you can smoke your cigarette and look "cool" in the corner . Btw whats your dad doing tonight?

Posted by REalise | October 12, 2006 8:28 PM

mercoledì 7 febbraio 2007

Costa Est. Fine Ottobre & Novembre



Questo omonimo debutto di Beach House ci scappò nella data naturale del suo release, cioè a Ottobre. Era il mese perfetto...le atmosfere di questo duo di Baltimora dipingono perfettamente una spiaggia con il cielo grigio. In questo disco c'è la desolazione di una stagione finita, ci sono chitarre slide e riverberi di organi shoegaze. La pioggia dove non siamo abituati a vederla, l'acqua oramai fredda e la sabbia bagnata.

Ci sono tracce di Mazzy Star, l'immagine a volte nitida di Nico, ma anche la raffinatezza dei Galaxie 500.

Ascolta: Apple Orchard


martedì 6 febbraio 2007

Bodies Of Water


Leggiamo di un gruppo che suona come se gli Arcade Fire fossero cresciuti tra spiagge della California e genitori hippie.

Sono di Los Angeles, reinterpretano i Love, echeggiano gli ultimi anni '60, eppure c'é qualcosa di molto moderno in loro. C'é anche qualcosa di epico, che si perde tra i loro cori, tra la struttura della canzone che sembra fatta solo di un unico lunghissimo ritornello.

All'attivo un'ottimo EP e un disco che uscirà in primavera...

Ascolta: These Are The Eyes


giovedì 1 febbraio 2007

About Animals and Chords

Il cosidetto indierock segue una specie di zodiaco cinese. Ogni anno c'é un animale dettato dalle stelle che va di moda. L'anno scorso (vabbè non solo l'anno scorso) fu la volta dei lupi: Wolf Parade, We Are Wolves, Wolf Eyes, Wolf Mother (e ce ne sono altri mille).

Quest'anno invece vanno di moda gli orsi...

Panda Bear




Ovvero Noah degli Animal Collective...da piccolo per Baltimora doveva vivere in un quartiere rurale. Le sue canzoni sono intricate come foreste, danno l'impressione di essere compatte, ma poi dopo mille ascolti si continuano a scoprire mille cose diverse, echi, gioie, stridolii, macchinari che lavorano incessantemente. A volte mielose e a volte impressionantemente difficili da ascoltare. Person Pitch è il suo ultimo album.

Ascolta: Bro's



Grizzly Bear



Musica acoustica che si riinventa e ripete in un loop di cori, sovraincisioni ed echi dissonanti.
Mettono in piedi ponti di carte tra John Faey, Brian Wilson, Alex Chilton e Neutral Milk Hotel.

Ascolta: Knife