lunedì 21 gennaio 2008
Mi proiettai verso l'infinito, fidatevi, avevo le mie ragioni
“Cast myself towards infinity, trust me, I had my reasons”.
Con questa frase Dan Bejar, meglio conosciuto come Destroyer si descriveva nel suo ultimo lavoro, Destroyer's Rubies del 2006. In quell'album l'artista di Vancouver andava dalla scala maggiore alla lenta speranza, con cinismo, oscurità e a volte desolazione. Silenzio nelle parole e forse piccole rivelazioni. Per chi ascoltava e per chi scriveva, ovviamente.
Trouble in dreams è l'ottavo album, in uscita ufficialmente il 13 del Marzo venturo.
Rimangono i dubbi (l'amore vero si dispiace in informarvi che, ci sono certe cose che dovreste fare per interpretarlo sulle macchie dei muri).
La musica è forse la risposta, se mai una ne fosse richiesta. Archi, traccie all'incontrario e un fischiato. Tutto questo interfacciato con la struttura acustica/elettrica di chitarra che cottraddistingue tutta la sua musica. Avanti così.
Ascolta: Foam Hands
martedì 15 gennaio 2008
Saro (Pretty Saro)
Pretty Saro è una storia, semplice e infinita. Pretty Saro è un riassunto; una teoria. È una dimostrazione di come la vita, l'amore e i suoi specchi perseverano in circoli, costanti, infiniti, eppure senza memoria. Pretty Saro è stata scritta chissà quanto tempo fa, da un europeo divenuto per forza di cose americano, da un popolo vecchio come il mondo che è risorto sotto nuovi cieli.
Ci sono ambientazioni del 1749, del 1849 e più recenti. Dopo revival folk anni '60 come Bert Jansch, Shirley Collins e Doc Watson ce la ripropone Sam Amidon, newyorkino del Vermont, già visto in formazioni neo-folk come gli Stars Like Fleas. L'interpretazione è giusta, Saro è lontana, l'Europa è dall'altra parte di un oceano invalicabile perfino con il pensiero. Tutto si reinterpreta. I costumi, le tradizioni i vecchi gesti del vecchio continente. Tutto è antico, tutto è nuovo, nulla è dimenticato.
I came to this country in eighteen forty-nine
I thought myself lucky for to be alive
And I looked all around me no one could i see
that i could compare with my Pretty Saro
I wish I was a poet —could write a fine hand
I'd write my love a letter that she might understand
I'll send it by the waters where the isles overflow
And think of pretty Saro wherever I go
It's not the long journey I'm dreading to go
Nor leaving of this country for the debts that I owe
There is but one thing that grieves me, troubles my mind
That's a-leaving pretty Saro, my true love, behind
_____________________________________________
Arrivai in questo paese nel 1849
e mi considerai fortunato ad essere vivo
mi guardai intorno, e non c'era nessuno
che potessi paragonare alla mia bella Saro
Vorrei essere un poeta –scrivere a bella calligrafia
Scriverei una lettera al mio amore, che le farebbe capire
La manderei per le acque, lì dove strabordano sulle isole
e penserei alla mia bella Saro, ovunque andrei.
non è il viaggio che mi fa paura
neanche lasciare questo paese per i debiti che ho
ma c'è una cosa che mi duole, che affligge la mia mente
ed é lasciare la bella Saro, il mio amore.
Trad. AdN
mercoledì 9 gennaio 2008
ATP vs. Noi
Cosa si può dire di un festival che si è rinnovato di anno in anno fino ad affermarsi come evento internazionale dove tutti vogliono partecipare, sia come artisti, che curatori, giornalisti o semplicemente come spettatori.
Quest'anno dopo una oscura Christmas Edition curata dai Portishead (mai stati in simpatia a dire il vero), la versione primaverile verrà curata dallo staff Pitchfork...già annunciati Ween, Sebadoh, Pissed Jeans, Man Man, Apse, Of Montreal...c'è da aspettarsi un sold-out molto presto visto che la line-up si allunga ogni giorno...
AdN, e qualche Calamaro Nero saranno presenti...uomini avvisati, mezzi salvati...
D'altra parte però come se non bastasse, l'edizione successiva sarà curata dai Texani Explosions in the Sky...parte della squadra questa volta saranno Broken Social Scene, Iron & Wine, Dinosaur Jr., ...Trail of Dead
che fate? restate a casa?
giovedì 3 gennaio 2008
El Guincho –llach el nom, bona la música
Come ci poteva sfuggire questa novità catalana...nell'immenso (e freddo) pentolone barcellonese, si trovano delle gemme degnissime di nota...se vi era piaciuto Person Pitch, di Panda Bear e le fluide idromeliche melodie di Strawberry Jam, correte a comprarvi il disco El Guincho (costa €7.5, meno delle 2h di elettricità necessarie a scaricarlo).
Pensate a una passeggiata virtuale per un mappamondo di suoni, tra ritmi brasileggianti, calypso, e rumba. ma poi remixate tutto con l'esempio melodico-psychedelico dei migliori Animal Collective, aggiungete un nome schifoso ed ecco a voi uno dei migliori album europei. Alegranza, ha spessore, caratura artistica e non è un mero esercizio di stile.
Ascolta: Palmitos Park
mercoledì 2 gennaio 2008
2 0 0 8
Buon anno. We're back. Di nuovo.
To call for hands of above
To lean on
Wouldn't be good enough
And you, you knew the hands of the devil
And you, kept us awake with wolf teeth
Sharing different heartbeats
In one night
To lean on
Wouldn't be good enough
And you, you knew the hands of the devil
And you, kept us awake with wolf teeth
Sharing different heartbeats
In one night
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