martedì 23 gennaio 2007
Tokio Police Club - I N T E R V I S T A
Per vie traverse siamo riusciti a intervistare i Tokio Police Club...e ci parlano della scena canadese, dei loro testi, e dei loro inizi...a voi:
Dopo il Pop Montreal tutti hanno cominciato a parlare di voi...la vostra storia sembra un po’ cenerentol-esca..ci dite com’è cominciata?
Bhè avevamo suonato qualche concerto prima del festival, ma il Pop Montreal è stata la nostra vera entrata nella scena “ufficiale”. In quell’occasione ci rendemmo conto cosa significava suonare in un vero gruppo, in un vero concerto, davanti a gente vera(mente ubriaca). In quell’occasione decidemmo di provare seriamente a scommettere sulla nostra musica. Fortunatamente per noi, le persone dietro Paperbag Records erano al concerto tenuto al festival e dopo averci visto un altro paio di volte hanno deciso di pubblicare il nostro disco. Il resto, come si dice, è storia.
È cambiato molto? Dopo che avete fatto una decisione netta di essere musicisti qualcosa vi sembra diverso?
Sì abbiamo dovuto cambiare marcia coscientemente. Prima facevamo [musica] tanto per farla, ma quando ci siamo messi in testa di farlo seriamente ci siamo accorti che alcune delle nostre canzoni non erano abbastanza buone e, il weekend dopo il Pop Montreal eravamo nel nostro scantinato a rianalizzare le nostre canzoni. Ci siamo fatti in due e da lì in poi abbiamo cominciato a far sí che le nostre canzoni fossero scritte nel modo migliore possibile.
Avete tutti delle influenze musicali comuni?
Sì e no. Ci sono gruppi che amiamo tutti ma poi ognuno di noi ha un percorso musicale differente. Per fare un esempio, una delle nostre influenze iniziali erano i Rapture, ma io non li sopporto [io= Graham] e cercavo di scrivere delle parti di tastiera che andassero in una direzione diversa, finendo per scrivere canzoni completamente differenti.
Com’é Newmarket...siete tutti di lí? Pensate sia possibile rintracciare l’influenza dei vostra città nella vostra musica?
Siamo tutti cresciuti a Newmarket, e abbiamo vissuto lí o lí intorno quasi sempre. Penso che vivere lì abbia influenzato il nostro suono, proprio perchè non c’é nulla che si possa considerare una scena e quindi invece di essere influenzati da altri gruppi siamo stati forzati a rinchiuderci in una cantina e inventarci cose nostre.
Qualche altro gruppo di Newmarket che dovremmo tenere d’occhio?
Will Currie & The Country French sono capitanati da un buon ragazzo di Newmarket, e sono il mio gruppo preferito al momento. Entrambi i Born Ruffians e la Meligrove Band sono incredibilmente bravi e ne sentirete parlare moltissimo il prossim’anno.
I vostri testi sono molto evocativi, ma a volte soprattutto in (Citizens of Tomorrow) sembrano esistere in uno strano mondo...vedete I vostri testi come delle ipotesi futuristiche o metafore della società odierna?
Nessuna delle due cose, in verità. La gente è sempre tentata di leggere qualcosa di profondo nei nostri testi, ma in realtà sono solo storie. Nel caso di Citizens of Tomorrow, [la risposta] è che siamo dei gran nerds e abbiamo scritto una canzone sul futuro...sul momento pensammo che fosse un po’ stupida, ma ora tutti ci chiedono se abbiamo una visione sinistra del mondo basandosi su quella canzone...
Cosa leggete al momento?
Robertson Davies è un eccellente scrittore canadese...siamo tutti degli estimatori di “Breve Storia di (quasi) Tutto” di Bill Bryson...spesso citiamo dei passi ridendo tra una prova e un’altra.
Avete dei piani per un tour europeo?
Saremo in Europa a Febbraio! ma non passiamo dall’italia per questa volta....
Ci dite un antico proverbio Russo? (an ancient Russian proverb/I doubt it's one that you've heard: dalla canzone Nature of The Experiment)
Два медве дя в одной берлоге не живут
cioè: Due orsi non vivono mai nella stessa tana.
[Si riferirá ai Grizzly Bear?]
Grazie mille! Speriamo di vedervi presto dal vivo!
Grazie a voi!! Non vediamo l’ora di essere in Italia!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
10 commenti:
ti rispondo qui. micah è stato di parola, e ha chiesto di tornare al bronson. sono soddisfazioni.
quasi quasi vengo a farmi una due giorni a barcellona...
quando vuoi, magari tieni d'occhio la programmazione dell'Apolo, del NITSA o del RAZZMATAZZ...
penso che Ryanair mette Girona-Forlì tra un po'
ottimo lavoro.
chris, ma quante soddisfazioni negli ultimi giorni...
Eh si matte, speriamodi vederli presto dal vivo questi ragazzi perchè mi piacciano assai e anche fisicamente...ahah ahah...a presto mattia
mamma mia... sono stato via per lavoro una giornata e guarda che cazzo di casino hai combinato!
il 3/3 sono a Barcellona....dicono sul loro myspace.
tutti invitati.
diego:
c'hai ragione ma io non c'avevo mica tutto st'incazzatura:
RELAX EVERYONE!!!
giuro che sarebbe stata meglio una testata di Henry Rollins.
cancella commenti quanto vuoi.
io sono sempre rilassato oltre la media.
Rilassato ed autoironico, camperò cent'anni.
A te voglio dire che gli stefani s'incazzano perchè credono in quello che fanno, come biasimarli.
Agli stefani voglio dire che è meglio un opinione negativa che nessuna opinione. Semplice paradosso che ha molto significato nella giungla delle breaking bands. Io chiuderei tutto a tarallucci e Mahu.
per il resto dico che i Tokio Police Club mi fanno cacare.
bel colpo l'intervista!
Keep up the good work.
Posta un commento